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una selezione di interviste

Olivia Laing. Il tempo indecifrabile delle catastrofi, il manifesto

L’arte ha un ruolo fondamentale nella produzione di Laing, e ha un legame strettissimo con la sua scrittura, qualcosa che «per una che ha iniziato parlando di letteratura ha rappresentato una rivelazione», racconta. Per Laing, di fronte al clima di catastrofe che ormai ci definisce, l’arte diventa un processo di resistenza dalla funzione riparativa. È diverso rispetto a dire che l’arte può cambiare il mondo, ma in qualche modo ha a che fare con una trasformazione. Leggi tutto

Judith Schalansky. Ciò che si rende indimenticabile, il manifesto

Tutto ciò che perdiamo sulla terra va a finire sulla luna, ci fa sapere scherzosamente Judith Schalansky riprendendo un’antica leggenda. «Qui da noi sulla Luna non ci attende la rinascita, ma solo la decomposizione in una sottile polvere grigia dotata di carica elettrica – un processo irreversibile su cui la nostra atmosfera cosí rarefatta e simile al vuoto ha un’influenza straordinariamente favorevole» scrive nell’ultimo capitolo del suo Inventario di alcune cose perdute immaginando un ufficio oggetti smarriti tra i crateri lunari.  Leggi tutto Ascolta su Pagina 3 Rai

Joanna Pocock. La mappa interiore del paesaggio, il manifesto

La vita è tutta un periodo particolare, eppure ci sono periodi che più di altri ci mettono alla prova. Joanna Pocock usa un termine francese, ‘ennui’, per richiamare il senso di quella che ha l’aria di essere un’esperienza universale. «È il momento in cui ci rendiamo conto di avere più passato che futuro» scrive all’inizio di Surrender, il memoir-reportage che le è valso il Fitzcarraldo Prize nel 2018. Leggi tutto

Chiharu Shiota. La traccia delle cose assenti, il manifesto

Alla radice della ricerca di Chiharu Shiota c’è sempre la memoria delle cose assenti: gli oggetti sono gusci vuoti, le stanze conservano la presenza di chi ci è entrato di recente. Potremmo arrivare a credere che la materia sia dotata di una sua propria memoria, o forse è il nostro modo di raccontarci che non siamo soli sulla Terra, che il presente non è l’unico tempo di cui possiamo avere esperienza? Leggi tutto

Susan George. Un’altra economia è possibile, il manifesto

Più che ottantenne, quella che avanza verso di noi con piglio sicuro è una signora alta e autorevole, un trolley al seguito e una mano a impugnare un bastone, appena scesa da un volo partito da Parigi, città dove si è trasferita dagli Stati Uniti e dove oggi vive. Tre figli e quattro nipoti non le hanno impedito di diventare una delle intellettuali più attive nel contrasto alle ingiustizie sociali generate dall’economia del nostro secolo. Leggi tutto

Mariarosa Cutrufelli. Scrivere con l’inchiostro bianco, inGenere

Nel tuo saggio racconti di come hai deciso di seguire l’ambizione di scrittrice mandando all’aria i piani che la tua famiglia aveva per te, sognandoti iscritta alla facoltà di medicina. Qual è stato il momento più difficile nell’affermare questa scelta? Leggi tutto

Marinella Levi. Il mondo oltre lo stampo, inGenere

Diceva Marisa Bellisario, per anni alla guida dell’Olivetti, che la tecnologia è il migliore alleato che una donna possa avere. È d’accordo? Completamente. Potrei anche chiosare dicendo che le donne sono il migliore alleato della tecnologia. Leggi tutto Ascolta su Pagina 3 Rai

Francesca Cirulli. Questo cervello che non è “un” cervello, inGenere

Se non esistono “cervelli maschili” e “cervelli femminili”, è vero che donne e uomini rispondono diversamente a patologie neurologiche e psichiatriche. In campo ci sono geni, ormoni e quel complesso groviglio di condizionamenti culturali e fattori legati agli stili di vita. Leggi tutto

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